The Basic Principles Of Associazione di stampo mafioso

Il riferimento al pranzo presso il ristorante " (OMISSIS)" è ininfluente, in quanto si riferisce ad un periodo precedente rispetto a quello indicato dalla sentenza di rinvio.

21. Il ricorrente denuncia un vizio della motivazione della sentenza impugnata che ha omesso una compiuta valutazione in ordine agli "elementi di una certa torsione o avvitamento tra le parti interessate" (cfr. file. 121 e 122 della sentenza di rinvio), indicati dalla sentenza di annullamento quale ambito del devolutum e direttamente rilevanti for each la configurabilità del necessario dolo diretto del concorso esterno in associazione mafiosa che, come insegnano le Sezioni Unite, deve investire sia il fatto tipico oggetto della previsione incriminatrice sia il contributo causale recato dalla condotta dell'agente alla conservazione o al rafforzamento del sodalizio, dovendo l'interessato agire nella consapevolezza e volontà di recare un contributo alla realizzazione, anche parziale del programma criminoso.

Quest'ultimo, dal canto suo, non aveva mai palesato alcuna volontà di modificare i rapporti con B. e D. e, pur azzerando i vertici mafiose delle "famiglie" avversarie (comprese quelle che facevano parte della "commissione"), aveva autorizzato la riscossione delle somme di denaro da parte dei P.

Ga.An., uomo d'onore "riservato, appartenente dal 1986 alla "famiglia" mafiosa della Noce e nipote di G.R. affermava, a sua volta, che D. aveva provveduto a versare i soldi a C. che si recava a ritirarli a Milano presso lo studio dell'imputato e che ciò era accaduto senza soluzione di continuità fino alla morte di Bo.

Ciò posto i giudici territoriali, con motivazione immune da vizi logici e giuridici, hanno, all'esito del puntuale esame delle risultanze probatorie acquisite, sottolineato la posizione paritaria dei partecipanti all'accordo di protezione e hanno descritto l'assenza di qualsiasi costrizione nella condotta dell'imputato che, avvalendosi dei rapporti personali di cui già godeva a Palermo con taluni esponenti di "cosa nostra" e dell'amicizia con C. che gli aveva permesso di caldeggiare la propria iniziativa con speciale efficacia presso di essi, rendeva possibile, con la sua mediazione, un accordo di reciproco interesse tra i vertici dell'associazione mafiosa, nella loro posizione rappresentativa, e l'imprenditore B.

uu., vertendosi in ipotesi di conflitto virtuale in materia di estrema rilevanza, non solo giuridica, sulla quale si appalesa ormi necessario un intervento ermeneutico di superiore autorevolezza.

9.six. Non meritano accoglimento neppure le censure difensive riguardanti il ruolo di "vittima" di D. (al pari dell'amico B.) e l'omessa specificazione dei vantaggi tratti dall'imputato dall'opera di mediazione svolta tra B. e "cosa nostra" palermitana.

Priva di reale significato probatorio rispetto alla contestazione è la deposizione di Sc.Gi., introdotta in sede di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale in appello, caratterizzata da intrinseca inattendibilità alla luce dell'astio nutrito dal teste verso B.

I rilievi formulati dal ricorrente circa l'indisponibilità di B. a corrispondere somme di denaro, desumibile, advert avviso della difesa, dalla telefonata del 27 febbraio 1988 intercorsa tra lo stesso e D.V.R., muovono da una premessa erronea circa il metodo di valutazione della prova indiziaria che, occur già sopra accennato, deve essere valutata non solo nella sua specifica valenza, ma in maniera organica insieme con il restante materiale probatorio acquisito.

ten.3. In merito al raddoppio della somma richiesto da R. a B., i giudici osservavano che: a) la richiesta era spiegabile con l'esigenza di reagire ad atteggiamenti percepiti arrive arroganti non tanto nei confronti di C., bensì di "cosa nostra"; b) D. e B. non avevano opposto alcuna forma di rifiuto al versamento delle somme richieste nè avevano avanzato alcuna forma di lamentela, continuando a pagare sino al 1992; c) la richiesta di aumento delle somme da corrispondere, avanzata da R.

A seguito di annullamento per vizio di motivazione, perciò, il giudice di rinvio può liberamente procedere advert una nuova e completa valutazione delle acquisizioni probatorie e resta libero di pervenire, sulla scorta di argomentazioni numerous da quelle censurate in sede di legittimità ovvero integrando e completando quelle già svolte, allo stesso risultato decisorio della pronuncia annullata, essendo vincolato soltanto dal divieto di fondare la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Corte di Cassazione (Sez.

Le manchevolezze del capo d'imputazione si colgono, inoltre, in relazione al ruolo asseritamente svolto da D., cui si attribuisce la mediazione nell'estorsione ai danni di B. che non è mai stata contestata all'imputato, chiamato a rispondere soltanto del delitto di cui agli artt. one hundred ten e 416 bis c.p. La caratterizzazione dell'intera vicenda in termini di estorsione è desumibile dalle lettura dei ff. 1118-1120 della sentenza di primo grado che ha ricostruito la condotta di D. come quella di tramite di una catena che ha consolidato e rafforzato "cosa nostra", consentendole di "agganciare" una delle più importanti realtà imprenditoriali italiane e di percepire dal rapporto estorsivo, posto in essere grazie all'opera di intermediazione di D.

Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e alla rifusione here delle spese sostenute nel presente giudizio dalla parte civile comune di Palermo che liquida in complessivi Euro quattromila, oltre accessori di legge.

Sempre con riferimento al dolo del delitto di cui agli artt. 110 e 416 bis c.p., la sentenza impugnata ha, inoltre, omesso di stabilire se D. abbia agito con dolo diretto, con la volontà di aiutare "cosa nostra", oppure con intento solidaristico protettivo e di natura amicale nei confronti di B. vittima di estorsione. Al riguardo è mancata ogni valutazione delle dichiarazioni di G.R., il quale aveva affermato che la posizione di D. nei confronti di "cosa nostra" si atteggiava arrive quella di un qualunque imprenditore sottoposto al pizzo.

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